Giuseppe Di Prinzio
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1980 – 1999

La scultura e la grafica

Giuseppe con la moglie AnnaNull’ultimo ventennio si dedicò prevalentemente alla scultura figurata, realizzata in vari materiali,  lavorando in modo continuo e sistematico nel suo laboratorio-studio.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del ’90 ebbe un interesse grandissimo per la grafica e si dedicò quasi esclusivamente a lavori di incisione, imparando le tecniche più recenti tant’è che nel 1992 potè presentare i suoi lavori in una mostra allestita nello Studio Calcografico Urbino di Pescara. Furono realizzati cento esemplari tutti firmati a matita dall’artista di cui esiste un catalogo.
Le fotografie furono realizzate dalla moglie Anna De Antonis e altri.
Nel 1994 il Comune di Pescara organizzò una personale, presentando con pannelli fotografici e bozzetti dell’epoca, le opere pubbliche, i disegni, le ceramiche, i rilievi in bronzo, in terracotta e le sculture a tutto tondo, dando così una panoramica della sua attività artistica dal 1930 al 1994.
Per quell’occasione Gianfranco Marchetti curatore della mostra, portò i suoi allievi nello studio-laboratorio per intervistare il suo vecchio maestro.

 

L’ultima sua opera per la città fu realizzata nel 1995 ed è il monumento in travertino imperiale posto in Piazza della Marina per ricordare i tragici momenti dei bombardamenti del 1943.Nel 1995 ricevette un  premio dalla città di Ortona, sua città natale, e l’anno successivo un riconoscimento della Giunta Regionale per la sua lunga carriera artistica.Nel 1997 fece la sua ultima Mostra di argenti, ceramiche e disegni nello stabilimento cromolitografico dei Cascella, dove l’artista aveva cominciato la sua attività, e che oggi è Museo Nazionale Basilio Cascella.

Giuseppe Di Prinzio continuò, senza interruzione, la sua produzione artistica fino alla morte avvenuta nel luglio del 1999, a 96 anni. Poesia di Antonio Giammarco

Nell’aprile del 2008 è stata inaugurata la sala Giuseppe Di Prinzio presso il Museo delle Genti d’Abruzzo che ospita permanentemente un selezione delle sue opere che sono state donate dalla famiglia alla Città di Pescara.

Ingresso museo

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